Pupi Avati è l’ospite d’onore della cerimonia finale del premio Lettera d’amore
Giovedì 8 agosto si è tenuta la cerimonia di premiazione, nel parco “S. Karol” del Palazzo del Marchese Valignani di Torrevecchia Teatina, nel corso della quale si è ascoltata la lettura da parte degli attori Antonella De Collibus e Alessio Tessitore delle lettere vincitrici.
La serata è stata presentata dal giornalista della Rai Nino Germano, alla presenza del sindaco Francesco Seccia.
Pupi Avati, all’anagrafe Giuseppe Avati, è nato a Bologna nel 1938, figlio di un antiquario bolognese e fratello maggiore di Antonio, sceneggiatore e produttore. È sposato con Nicola, così chiamata in onore del nonno molto amato.
Esordisce come clarinettista jazz nella Doctor Dixie Jazz Band, carriera a cui rinuncia dopo l’ingresso nella band di un talentuoso allora sconosciuto, Lucio Dalla.
Illuminato dalla versione di 8 1/2 di Federico Fellini tenta la strada del cinema. Nel 1975 collabora alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini. Inizia l’ascesa con La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975) con Ugo Tognazzi; La casa dalle finestre che ridono (1976) diventa film cult per gli appassionati di cinema noir.
Pupi Avati può vantare ad oggi più 50 film diretti e 51 sceneggiature scritte. Presiede la Fondazione Federico Fellini, nata nel 1995 in memoria del grande regista riminese, che aveva esercitato grande influenza sullo stesso Avati e che gli era divenuto amico negli ultimi anni di vita, al punto che, come dichiara lo stesso regista, avevano concertato di girare un film in segreto per poi diffonderlo successivamente. L’amore e la passione per la musica e per la propria città lo hanno accompagnato per tutta la vita: il regista spesso gira i suoi film a Bologna ed è solito inserire in essi numerosi riferimenti musicali, ispirandosi direttamente, in alcuni casi, a questa sua esperienza (come ad esempio in Ma quando arrivano le ragazze?). Sempre questo amore per la musica e in particolare per il Jazz, lo porterà a scrivere e dirigere il film TV Jazz Band nel 1978 e, nel 1991, Bix – Un’ipotesi leggendaria, dedicato alla figura di Bix Beiderbecke.
fonte: http://www.chietitoday.it/attualita/pupi-avati-ospite-cerimonia-vincitori-premio-lettera-amore-torrevecchia-teatina.html