Lo scorso 13 ottobre è stata la giornata della canonizzazione del Beato Nunzio Sulpizio originario del paesino del Pescarese.
La proclamazione ufficiale a Roma in Piazza San Pietro da parte di Papa Francesco.
Circa 3 mila fedeli sono arrivati al Vaticano dall’Abruzzo per seguire la cerimonia. Al Nunzio Sulprizio sono attribuiti ufficialmente dalla Chiesa tre miracoli, ma in realtà la comunità religiosa abruzzese parla di molte altre guarigioni avvenute con l’intercessione del giovane nato nel 1817 e morto ad appena 19 anni a Napoli nel 1836.
Il ragazzo che lavorava come fabbro in una piccola bottega di Pescosansoneso, si ammalò di carie ossea con gravi dolori che sopportò con coraggio. Spesso si recava alla fonte di Riparossa per lavare la ferita nonostante il divieto dei suoi compaesani che temevano potesse contaminare l’acqua. Proprio nei pressi della fonte è stato eretto un santuario che è meta di pellegrinaggio dove sono custodite alcune sue reliquie, mentre a Napoli dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita si trovano le sue spoglie nella Chiesa di San Domenico Soriano a Piazza Dante.