Francavilla, l’assemblea conferma Monetti presidente ed elegge il nuovo direttivo Gardini: «In un momento come questo dobbiamo essere portatori di visioni positive».
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«I danni economici del coronavirus li vedremo nei prossimi giorni, e saranno importanti. Ma la cooperazione, in quanto economia della persona, ha in sé la forza per reagire e l’orgoglio per ridare speranza all’Abruzzo e all’Italia». Ha fatto capolino anche il coronavirus all’assemblea di Confcooperative Abruzzo, che si è svolta ieri al MuMi di Francavilla al Mare, nel corso della quale Massimiliano Monetti è stato rieletto per i prossimi quattro anni presidente della più grande associazione di cooperative abruzzesi, che rappresenta 287 realtà espressione di 46.825 soci, che danno lavoro a 6.527 persone, con un fatturato pari a 791 milioni di euro.
Un momento soprattutto culturale in un clima di trepidazione per la vicenda coronavirus, ma anche di voglia di fare: «Siamo consapevoli dei danni che l’epidemia sta facendo», ha detto Emanuele Imprudente, vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura «ma realtà come la vostra fanno ben sperare perché ci parlano di un’economia che sa guardare al futuro». Un’economia ben descritta da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che dopo aver delineato un universo giovanile dove la disoccupazione si lega al problema di tanti che non vogliono fare nulla, i cosiddetti neet, ha rimarcato come «la cooperazione sia speranza per le possibilità lavorative ma anche perché luogo di innovazione e valorizzazione dei talenti». In apertura dei lavori, Monetti ha tracciato un bilancio dei quattro anni trascorsi: «L’associazione è stata risanata e sono stati attivati importanti progetti innovativi come Vin.Co., acronimo di vino cooperativo, per la spumantizzazione dei vini abruzzesi, Borghi In, la rete delle cooperative di comunità che tanta speranza sta ridando alle zone interne, e le esperienze di housing sociale. Ora avanti tutta, all’attacco, per un nuovo protagonismo in Abruzzo». Presente anche Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative: «Specie in un momento come quello attuale, dobbiamo essere portatori di visioni positive. Anche i danni del coronavirus saranno limitati da un nuovo protagonismo economico e sociale che la cooperazione saprà dare al nostro Paese. Dunque, il nostro ruolo deve essere sempre di più quello di ascoltare, guardare e sviluppare energia e fiducia di cui l’Italia ha bisogno».