Author: Fabio Morosi

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Videomapping per i festeggiamenti della Madonna del Ponte – Lanciano

VIDEOMAPPING BASILICA MADONNA DEL PONTE – LANCIANO

In onore della Madonna del Ponte, quest’anno per la festa di settembre Lancianese, abbiamo installato un videoproiettore da 15.000 lumens su pedana in piazza Plebiscito con il quale abbiamo ”Mappato” la facciata della cattedrale.

Di seguito alcuni scatti e il link del video:

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In questa occasione le opere più belle ed importanti del Museo Diocesano sono state ”disegnate” sulla Basilica accompagnate dalle note di Ave Maria.

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Installazioni Video per Ponti Erranti – Museo d’arte moderna Vittoria Colonna Pescara

MONERE 2020

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I tuoi superpoteri stanno dentro ciò che temi.

La paura è l’occasione per scoprire chi sei e creare il mondo che sogni.

Evento artistico che propone un vero e proprio viaggio interiore attraverso installazioni, pittura, fotografia, video, teatro in collaborazione con Officine Solidali Teatro e Arte

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Monere è l’infinito del verbo latino “moneo” che significa avvisare, da cui deriva la parola mostro (lat. monstrum). In origine i mostri erano considerati avvisi divini, creature deformi, contrarie all’ordine naturale, inviati dalle divinità per avvisare l’uomo circa un disordine interiore.

Nella mitologia, nelle leggende e nelle fiabe il mostro rappresenta il nemico contro cui il protagonista si batte rischiando la sua stessa vita e insieme l’occasione per scoprire i suoi poteri, le sue risorse, chi può essere e cosa è capace di fare.

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Monere propone ai fruitori un’esperienza che permetta di riconoscere i propri mostri personali, familiari e quelli legati al territorio e alle ideologie: solo chi sa nominare i propri mostri conosce davvero se stesso, i propri limiti e le proprie qualità.

Gli artisti coinvolti hanno lavorato con l’intento di trasmettere il messaggio che i nemici temuti all’esterno, oggetto di paure ed ostilità, non sono altro che proiezioni dei propri fantasmi e di timori legati alla storia personale, familiare e della propria terra di origine: un percorso da fuori a dentro per contenere la paura e l’odio che purtroppo oggi spesso caratterizzano un modo distorto e pericoloso di leggere la realtà.

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L’evento è stato sponsorizzato da On Display Ledwall, Cantina MarramieroAlmacisNakpack, Heart Solution,

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Servizio Ledwall presso Il Santuario della Madonna delle Grazie di Monteodorisio (CH)

Il Santuario della Madonna delle Grazie di Monteodorisio (CH)

È nato dalla fede per la fede.

È uno dei santuari più belli e affascinanti dell’Italia cantrale, si staglia solenne all’ingresso di Monteodorisio, richiamo mistico anche per il viandante frettoloso.

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Piazzale esterno al Santuario, ledwall outdoor in pieno giorno in collegamento diretto con l’interno.

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Il santuario presenta pregevoli affreschi inseriti in un’architettura svettante con splendide volte a crociera. In fondo, sul trono marmoreo, la statua miracolosa della Madonna delle Grazie con sul capo una corona di dodici stelle. La festa si celebra solennemente ogni anno nella prima domenica di settembre, con grande partecipazione di popolo.

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Quest’anno, a causa dell’emergenza epidemiologica e per rispettare la normativa sanitaria, è stato necessario ridurre l’ingresso dei pellegrini all’interno del Santuario.
Installando un ledwall outdoor ad alta luminosità all’interno della porta principale della Chiesa abbiamo permesso di visionare le Celebrazioni dall’esterno, rispettando cosi le attuali normative anti-covid19, nonostante la forte esposizione solare diretta sullo schermo.
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Presentazione della Nuova Lamborghini Essenza SCV12

Lamborghini Essenza SCV12, la bomba da pista ha 830 cavalli

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IL LEDWALL PASSO 2.9 ALTO REFRESH COME SCENOGRAFIA

Si chiama Essenza SCV12 la nuova hypercar da pista della Lamborghini, sviluppata dalla Squadra Corse per i clienti più affezionati del marchio di Sant’Agata Bolognese.

Sarà prodotta in 40 esemplari, tutti destinati all’utilizzo in pista: la sportiva è pensata per i track day ed è stata volutamente sviluppata senza le limitazioni previste nei vari campionati a livello internazionale.

Stefano Domenicali, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini, ha commentato: “Essenza SCV12 rappresenta la più pura esperienza di guida in pista che il nostro marchio possa offrire, un’impresa ingegneristica che sottolinea il legame indissolubile tra il nostro Marchio e l’asfalto della pista. Lamborghini è un brand costantemente rivolto al futuro e in cerca di sfide innovative, ma non dimentichiamo mai le nostre radici e ciò che siamo: costruttori di auto supersportive. Essenza SCV12 è il perfetto connubio tra il nostro spirito non convenzionale e la vera passione per il motorsport.”

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830 CV e cambio trasversale. Per comprendere la natura del progetto bisogna andare indietro nel tempo: i tecnici della Lamborghini hanno infatti reso omaggio alla Miura Jota e alla Diablo GTR creando una vettura da pista con le più estreme soluzioni tecnologiche disponibili, attingendo anche al reparto sperimentale per offrire ai clienti un’esperienza unica. Non c’è ibrido che tenga in questo caso: il motore è il V12 6.5 aspirato portato a 830 CV, record storico per il marchio, grazie alla sovralimentazione dinamica alle alte velocità possibile grazie ai flussi d’aria e allo scarico a bassa contropressione studiato in collaborazione con Capristo. Il cambio è un X-Trac sei marce da competizione con funzione portante spostato trasversalmente al retrotreno. Le prestazioni non sono state dichiarate, ma il rapporto peso-potenza di soli 1,66 kg/CV è tale da far già pensare risultati di altissimo livello.

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Il design di Essenza SCV12 è frutto del lavoro creativo del Lamborghini Centro Stile, che dalla fondazione di Squadra Corse ha disegnato tutte le vetture da corsa di Sant’Agata Bolognese. Il carattere essenziale della vettura è sottolineato dalla struttura della carrozzeria, formata da soli tre elementi per consentire una rapida sostituzione in caso di necessità durante i pit-stop. La livrea di lancio in Verde Selvans, Grigio Linx, Nero Aldebaran Gloss e Arancio California è completata dei loghi dei partner Lamborghini Squadra Corse: Pertamina, Pirelli e Roger Dubuis.

Le linee filanti ma al contempo nervose e dinamiche uniscono il fascino dei prototipi anni ’70 a elementi tipici del DNA Lamborghini, come la geometria esagonale, che caratterizza le luci anteriori, l’airscoop posto sul tetto e le bocchette d’aria che incorniciano il volante. Inconfondibile anche la “Y”, cifra stilistica ripresa sulla livrea e nell’abitacolo, dove ogni elemento rappresenta il miglior compromesso tra leggerezza, funzionalità e design: plancia e dashboard sono infatti sorretti da una Y asimmetrica in carbonio, elemento portante e stilistico che incornicia il cockpit, progettato per mettere il pilota al centro di un’esperienza di guida assoluta.

Il volante multifunzione con display è stato disegnato ispirandosi ai volanti delle monoposto di F1 per offrire la massima ergonomia e un feeling perfetto; il sedile specifico OMP omologato FIA con scocca in carbonio, abbraccia il pilota per garantire confort, sicurezza e stabilità.

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QUALCHE SCATTO DEL MONTAGGIO E DEL BACKSTAGE

 

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XVI Edizione del Premio Rocky Marciano – Ripa Teatina

Premio Marciano, sfilano i campioni dello sport

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La notte dei campioni, ma anche quella dei medici e di tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato in prima linea nella lotta al Covid in questi mesi difficili.

Sabato 6 Luglio, presso la Tenuta Di Sipio a Ripa Teatina, si è svolta la cerimonia di premiazione della sedicesima edizione del Premio Rocky Marciano, con la consegna dei riconoscimenti. Durante la serata, condotta dal giornalista di Rete8 Enrico Giancarli, hanno sfilato sportivi, giornalisti e rappresentanti di medici e infermieri, a cominciare dal professor Giustino Parruti, direttore dell’unità complessa di infettivologia dell’ospedale di Pescara.

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IMPIANTO AUDIO PROFESSIONALE + SCHERMO CON VIDEOPROIEZIONE + REGIA VIDEO DEDICATA PER LO STREAMING 

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Il premio “Sportivo abruzzese dell’anno” è stato assegnato al corridore teatino Giulio Ciccone, 25 anni, in collegamento video dalle Dolomiti, sede del ritiro della sua squadra, la Trek Segafredo.

Premiati il Pescara Calcio per la campagna social contro il razzismo e le disuguaglianze sociali ed i giornalisti Rocco Coletti del Centro e Paolo Castignani di Rete8. Poi la testimonianza di Pierpaolo Addesi, membro della nazionale di ciclismo paralimpico, per un messaggio di vicinanza all’amico Alex Zanardi, e la proclamazione dei finalisti del concorso letterario “Storie di Sport e, infine, spazio per Dario Ricci, giornalista di Radio24 e direttore artistico del Festival Rocky Marciano.

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Un film su Marciano. Nel corso della serata, il sindaco di Ripa Teatina, Ignazio Rucci, insieme all’assessore comunale Gianluca Palladinetti, ha annunciato che è in cantiere la realizzazione di un film sulla vita di Rocky Marciano. «Ci sta lavorando una società romana», spiega il sindaco Rucci, «spero che la Regione possa venirci incontro per realizzare questo film che darebbe visibilità non solo a Ripa Teatina ma a tutto l’Abruzzo»

 

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COS’ E’ UN LED WALL? DOMANDE FREQUENTI

COS’ E’ UN LED WALL? DOMANDE FREQUENTI

AVVICINARSI AL MONDO DEGLI SCHERMI LED PUO’ PRESENTARE DELLE DIFFICOLTA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI

EPPURE CONOSCERE LA TERMINOLOGIA DI SETTORE PUO’ RIVELARSI UTILE QUANDO SI PROCEDE ALL’ACQUISTO O AL NOLEGGIO DI UN LED WALL. 

 

 

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Per questo motivo e per alimentare la conoscenza clienti, OnDisplay si propone di dar vita ad un glossario tecnico che alzi il sipario sulle risposte alla domanda più frequente davanti a qualcosa di sconosciuto: “cos’è…?”

GLOSSIARIO TECNICO

2K Si definisce 2K una risoluzione standard di 2048×1152 pixel (rapporto d’aspetto 16:9). Attualmente, impropriamente, viene definita 2K anche la risoluzione 1920×1080 (Full HD).

4K Si definisce 4K una risoluzione di 4096×2160 pixel (nata in ambito cinematografico). Si tende a confonderla con UHD- Ultra Alta Definizione (3840×2160) in quanto, in gergo comune, viene comunque definita impropriamente 4K.

8K Si definisce 8K una risoluzione di 7680×4320 (Ultra High Definition Television: UHDT). È la nuova frontiera del video digitale.4K Si definisce 4K una risoluzione di 4096×2160 pixel (nata in ambito cinematografico). Si tende a confonderla con UHD- Ultra Alta Definizione (3840×2160) in quanto, in gergo comune, viene comunque definita impropriamente

Frame Singolo fotogramma di un video. Da non confondere con l’omonima struttura del pannello led.

Flying bar/hanging bar Supporto, realizzato solitamente in acciaio, atto all’appendimento degli schermi led.

Frame rate È la frequenza di riproduzione dei fotogrammi che compongono un video. Viene misurato in Hz o fps (frame per second), che indicano quanti fotogrammi vengono riprodotti in un secondo di video. Sono espressi in interlacciato o in progressivo. Solitamente vengono utilizzati 50/60 frame al secondo.

Genlock Sistema che permette la sincronizzazione di più segnali video tra di loro (oppure tra un segnale video e altri tipi di segnale), con lo scopo di assicurarne la contemporaneità della lavorazione.

Gigabit Unità di misura di dati che rappresenta un miliardo di bit (da non confondere con gigabyte). La portata standard delle porte di rete presenti sulle centraline Colorlight è di 1 Gigabit.

GOB Acronimo di “Glue On Board”, identifica un classico modulo led con tecnologia SMD, i cui led siano rivestiti da una resina di protezione.

HDCP Acronimo di “High-Bandwidth Digital Content Protection”. Sistema di protezione anti copia che impedisce fenomeni di pirateria ai danni dei contributi protetti da copyright. Le centraline Colorlight sono compatibili con le più recenti versioni di HDCP.

HDMI Dall’inglese “high definition multimedia interface”, è un’interfaccia audio/video usata per trasferire dati video digitali non compressi e dati audio. In molte centraline Colorlight l’HDMI rappresenta l’ingresso principale, con limite di 1920×1200 sulle centraline Full HD e limite di 4096×2160 nelle centraline 4K che hanno input HDMI 2.0.

HDR Acronimo di “High Dynamic Range”. Consente di visualizzare una gamma più ricca di sfumature, bianchi più luminosi e neri più profondi, quindi una rappresentazione più fedele della realtà. La profondità di colore è di 10 bit, maggiore quindi rispetto allo Standard Dynamic Range (SDR) che è di 8 bit.

HUB Board Negli schermi led, l’hub board è costituito da una scheda elettronica sulla quale vanno a connettersi l’alimentatore, la receiving card e i moduli led.

Indoor Dall’inglese “interno/ all’interno”, indica la tipologia di schermi led per interni, con un grado di IP non adeguato all’installazione outdoor (esterna). Vengono solitamente associati alle installazioni indoor schermi led caratterizzati da passi più fini.

Input Usato per indicare tutte le interfacce informatiche messe a disposizione da un sistema operativo ai programmi, per uno scambio di dati o segnali in ingresso, sia a livello software che hardware. La maggior parte delle centraline Colorlight presenta delle schede multi-input.

Installazione fissa Installazione permanente di schermi led. Sono da considerarsi installazioni fisse schermi per vetrine, schermi pubblicitari, schermi di design per interni, da installare in musei, hotel, saloni, stazioni, aeroporti, schermi per centri commerciali, bar e via dicendo.

IP/ grado di IP Dall’inglese “Iternational Protection “, marcatura internazionale di protezione contro l’intrusione di materiali e agenti esterni (solidi o liquidi). Prevede differenti tipologie di classificazione in base alle specifiche del prodotto. Led wall outdoor, ad esempio, necessitano di un grado IP superiore a quello degli schermi led indoor.

Installazione rental Installazione temporanea di schermi led, solitamente legata ad eventi speciali. Fanno parte di questa categoria gli schermi led per concerti, fiere, convegni, spettacoli, sfilate di moda, mostre, shooting, spettacoli ecc.

Layer Funzione gestita da alcune centraline Colorlight che permette la sovrapposizione grafica e simultanea di più input video.

LED Acronimo di “Light Emitting Diode”: alla lettera “diodo che emette luce”. È infatti un diodo a semiconduttore che, al passaggio di corrente elettrica, emette luce. Componente base degli schermi a LED.

Led wall/schermo LED/ Si tratta della struttura sulla quale vengono inseriti moduli e power box che formano il cabinet. Può essere di diversi materiali: leghe d’alluminio, metalli, plastica ecc.

IC Il circuito integrato (IC in inglese), è un chip (un componente elettronico) contenente gli elementi attivi e passivi che costituiscono il circuito. La sua funzione è quella di elaborare i dati in input e output sottoforma di segnali elettrici. Nel led wall i circuiti integrati gestiscono gli impulsi che vengono mandati ai led.

Cloud Piattaforma di erogazione di servizi video/scheduling/monitoring offerti on demand attraverso una rete internet. Associato ad un’interfaccia hardware (player), permette la completa gestione dello schermo led e dei contributi da remoto.

COB Acronimo di “chip on board”, si tratta di una nuova tecnologia in via di sviluppo. I chip vengono saldati direttamente sul PCB e ricoperti da una resina che ne garantisce una maggiore protezione. Ritenuta la tecnologia del futuro, attualmente non è ancora un prodotto completo. Gli schermi led dotati di questa tecnologia vengono considerati prodotti “consumer” in quanto non è prevista la riparazione dei chip, ma la completa sostituzione dei moduli, qualora necessitassero di manutenzione.

Crop Si tratta di una funzione presente in molte centraline Colorlight. Permette di ritagliare una porzione del segnale video in ingresso per meglio adattarlo alle necessità del contenuto e alle dimensioni dello schermo.

Digital signage Letteralmente dall’inglese, “segnaletica digitale”. Si tratta di una nuova forma di comunicazione che utilizza schermi led, totem led, schermi di varie forme e dimensioni, passo e caratteristiche, sia per uso indoor che outdoor. Definibile anche come “cartellonistica digitale”, attira l’attenzione del passante con lo scopo di fornire informazioni, trasmettere pubblicità, guidare i clienti, migliorare la user experience o raccontare la storia di un brand in ambito retail.

DIP Acronimo di  “Dual in Line Package”. Si tratta di led dalla forma cilindrica con una finitura a sfera nella parte superiore che migliora la dispersione luminosa. Al loro interno, contengono una sola cella con un cristallo semiconduttore che produce luce quando attraversato da una corrente continua. Avendo una sola cella, possono produrre un solo colore (rosso, verde o blu). Quindi un pixel dovrà essere formato da tre led DIP nei tre diversi colori, saldati ad una distanza più o meno ravvicinata a seconda della risoluzione che si vuole ottenere. Intensa luminosità, longevità e resistenza a urti e colpi sono i punti di forza dei led DIP. Vengono usati soprattutto nelle installazioni outdoor, per pubblicità, stadi, eventi ecc. in cui gli schermi a led debbano essere osservati da distanze considerevoli.

Display port Standard di interfaccia video digitale, utilizzato principalmente per collegare una sorgente video a un dispositivo di visualizzazione. Può trasportare anche audio, segnale USB e altri tipi di dati. L’interfaccia è compatibile con DVI e HDMI solo tramite l’uso di adattatori attivi o passivi.

Display LED Schermo costituito da LED. Comunemente anche chiamati schermi led, possono avere svariate forme, dimensioni e applicazioni in base alle caratteristiche tecniche che li contraddistinguono. I display led possono infatti essere adatti ad installazioni indoor, outdoor, per applicazioni fisse o rental e, recentemente, sono sempre più utilizzati nelle nostre città, grazie alla diffusione della comunicazione visiva tramite il digital signage.

DVI Dall’inglese “digital visual interface”, è un’interfaccia, cioè un apparato hardware utilizzato per collegare una sorgente video a un dispositivo di visualizzazione. Il DVI si presenta in diverse tipologie di configurazione e può trasportare sia segnali analogici che digitali. IL DVI-I e il DVI-D possono inoltre essere single o dual link. Il DVI e HDMI sono facilmente compatibili grazie ad una riduzione. È importante notare che il cavo DVI non trasporta segnali audio.

Effetto moirè Effetto ottico di distorsione dell’immagine, frequente in occasione di riprese video o fotografie, dovuto all’effetto “trama” generato dal posizionamento a scacchiera degli SMD. Identificabile, visivamente, come un “effetto onda”, può essere eliminato tramite l’applicazione di speciali maschere posizionate tra i led.

Flight case o flycase Letteralmente “scatola aerea”. Contenitore protettivo, solitamente provvisto di ruote, costruito appositamente per il trasporto di materiale fragile. In questo caso si tratta del trasporto di cabinet o singoli moduli led. Ce ne sono di varie dimensioni e materiali che ne variano qualità e resistenza. La Wave&Co si affida a La Erre Flightcase per mantenere la qualità del made in Italy nei servizi offerti al cliente.

LED screen Si tratta di uno schermo o maxischermo che utilizza la tecnologia led, composto da più pannelli (o mattonelle, o cabinet), il cui numero e composizione può variare in base alle esigenze, in grado di riprodurre immagini e video. Grazie al software di gestione Colorlight, usato da Wave&Co, è possibile gestire il palinsesto dei contenuti grafici da remoto, combinandoli creativamente grazie alle molteplici funzioni disponibili nelle centraline di controllo. I led wall si prestano all’applicazione in numerosi ambiti: pubblicità, sfilate, eventi, fiere, concerti, digital signage, sale meeting, conferenze, convegni, seminari, cartellonistica digitale indoor e outdoor, segnaletica digitale informativa, ad esempio in stazioni, aeroporti ecc.

Loop Caratteristica presente nelle centraline Colorlight sui principali ingressi video. Permette il passaggio in/out del segnale video così da poterlo linkare con altre centraline poste “in cascata”. La funzione di loop è disponibile anche per i connettori genlock e il controllo USB.

Low latency Con Low Latency si indica la massima riduzione possibile della latenza video durante il processamento/trasmissione dello stesso dalla sorgente madre allo schermo. L’abbinamento di centralina e receiving card influiscono su questo parametro.

Maschere Trama di materiale plastico che viene posizionata a riempimento degli spazi fra led e led. Ricopre la funzione di protezione dagli urti, donando omogeneità alla visione.

Mattonella LED/cabinet/ tile Prodotto finito risultante dall’assemblaggio di tutte le componenti, elettroniche e non, che costituiscono un singolo pannello led.

Micro LED Diodi luminosi le cui dimensioni sono inferiori ai 100 micrometri. Appartenenti alla categoria dei “passi fini”, sono tuttora di difficile produzione per motivi tecnici ed economici. Rappresentano comunque il futuro e sono attualmente associati alla tecnologia COB.

Mini LED (4 in 1) È la tecnologia che sostituisce il classico led SMD per schermi led dai passi fini (dal 1.5 mm al 0.7 mm). Ai vertici di un unico chip, di forma quadrata, vengono posizionati 4 distinti RGB. Le caratteristiche peculiari del prodotto sono eccellente contrasto e stupefacente angolo di visione.

Modulo Chiamato anche IM, è composto da maschere, led, PCB, scheda con circuiti integrati, chip e cover di plastica che racchiude il tutto (nella maggior parte dei casi). Più moduli, insieme ai relativi power box, inseriti su un telaio, formano un cabinet (o mattonella) completo.

Nit Unità di misura della luminosità relativa agli schermi; indica quante candele per metro quadro lo schermo riesce ad emettere. I nit sono un parametro fondamentale nella scelta dello schermo led in quanto, in base alla tipologia di installazione o esposizione a fonti luminose, si avranno differenti necessità di luminosità.

Outdoor Letteralmente “esterno/ all’esterno”. Si riferisce a tutti quegli schermi led che hanno caratteristiche adatte all’uso in ambienti esterni. Ad esempio un elevato grado IP, alta luminosità ecc.

Output Usato per indicare tutte le interfacce informatiche messe a disposizione da un sistema operativo ai programmi, per uno scambio di dati o segnali in uscita, sia a livello software che hardware (trasmissione verso un’interfaccia terza).

Passo/ pixel pitch Chiamato anche “interasse” o “dot pitch”, è la distanza tra il centro di un pixel e l’altro. Di fondamentale importanza, definisce il numero di pixel presenti nello schermo e quindi la risoluzione dello stesso. Influenza inoltre la distanza da cui è consigliabile osservare lo schermo a led. Più grande è il passo, maggiore è la distanza di visione consigliata.

PCB Acronimo di “printed circuit board”, ovvero “circuito stampato”. Si tratta di un supporto usato per interconnettere tra loro i vari componenti elettronici di un circuito tramite piste conduttive incise, con fotoincisione, su un materiale non conduttivo. Nel mondo led la sigla corretta è MCPCB (Metal Core PCB) in quanto, per una maggior dissipazione del calore, vengono impiegati materiali conduttivi.

PIP Modalità “picture in picture”, ovvero “immagine nell’immagine”. Funzione presente in alcune centraline Colorlight, consente di visualizzare più immagini in contemporanea e in sovraimpressione sul riquadro dell’immagine principale che funge da background.

Pixel Termine derivante da “Picture element”, ovvero “elemento di immagine”. I pixel sono i punti luminosi dello schermo a led. Sono di fondamentale importanza in quanto l’interasse fra un pixel e l’altro determina il passo (la cui unità di misura è il millimetro), elemento essenziale per la scelta del led wall.

Player Il player è un dispositivo atto a riprodurre contenuti multimediali (quali immagini, video, audio, file testo, power point ecc.).

Power-box È il “contenitore” posto solitamente nel retro della mattonella led. Contiene alimentatore, hub board e receiving card. Ad esso si collegano i cavi usati per connettersi ai moduli led.

Receiving card È il cervello/ PC del pannello led. Come indicato dal nome stesso, è un ricevitore che elabora l’informazione video o l’immagine mandata dalla centralina, per scomporla e rinviarla, affinché possa essere visualizzata sullo schermo. Oltre che alle proprie proprietà di elaborazione, le sue performance sono strettamente correlate alla tipologia di sender utilizzata per l’invio del segnale.

Refresh rate Ovvero “frequenza di aggiornamento”, è il numero di volte in cui viene “ridisegnata” l’immagine su un display al secondo.  Si misura in Hertz (Hz). In uno schermo led, maggiore è il refresh rate, più nitida è l’immagine. Di particolare importanza è avere uno schermo led dal refresh late elevato, qualora si voglia utilizzare per riprese video e broadcast. Un alto refresh rate permetterà riprese video nitide, senza la presenza di fastidiose bande nere o immagini lampeggianti. I nostri schermi led A-Series e M-Pro, ad esempio, rientrano perfettamente nella categoria ad alto refresh rate, classificandosi quindi come schermi led ideali per applicazioni broadcast.

Risoluzione Restituisce l’accuratezza dei dettagli nelle immagini ed è legata al numero di pixel presenti nel led wall. Un numero maggiore di pixel garantisce una risoluzione più elevata e, di conseguenza, immagini più definite e dettagliate.

Scaler Lo scaler video è una macchina che adatta la risoluzione di un segnale video ad un’altra risoluzione. Nel mondo degli schermi led questa macchina è fondamentale per adattare la risoluzione del video ricevuto come input a quella fisica degli schermi led.

Scaling Dall’inglese “scalare”, è la funzione che permette di adattare l’immagine in input alla risoluzione dello schermo led. Questa azione viene eseguita in mancanza di video pixel to pixel. La dicitura “support scaling”, presente nelle centraline Colorlight, indica che la centralina in questione ha lo scaler.

SDI Acronimo dell’inglese “Serial Digital Interface”, è un’interfaccia digitale usata per il trasporto di segnali video in ambito professionale e broadcast. La nostra centralina 4K Lite, prodotta da Colorlight in esclusiva per Wave&Co, dispone anche di un’interfaccia denominata 3G-SDI, con larghezza di banda di 3 Gbit per secondo.

Sender/centralina di controllo È la macchina che processa i segnali video, convertendoli in segnale leggibile e riproducibile dallo schermo, con un passaggio di segnale tramite cavo di rete dalla sending card alla receiving card. Ce ne sono di vari tipi, ognuna con input, capacità e funzioni differenti.

SMD Acronimo di “Surface Mount Device”. Sono led dalla forma rettangolare o quadrata, composti da tre celle contenenti ciascuna un diodo luminoso diverso. Tre colori (RGB) in unica capsula di contenimento saldata su circuito stampato.

Spazio cromatico Indica quantitativamente e qualitativamente, la gamma di colori riproducibili da uno schermo digitale. Attraverso l’utilizzo di coordinate, su un diagramma prestabilito, vengono classificati differenti modelli.

Splicing Funzione generalmente usata per comporre/visualizzare un’immagine/video di grandi dimensioni. La composizione utilizza porzioni di video/immagini provenienti da input differenti.

Switching Funzione presente nelle centraline Colorlight che hanno la funzione “layer” e “scaler”. Consente di passare da una pagina preimpostata (preset) all’altra.

Tippaggio Dall’inglese “to tip”, si riferisce all’inclinazione del flight case su un lato dello stesso. Manovra solitamente pericolosa per il fragile contenuto, può essere eseguita in sicurezza con i Flight Case La Erre, grazie al foam di qualità che ne riveste le pareti interne.

Totem LED Schermo led dalla forma rettangolare, con base minore dell’altezza, inserito in una cornice (di vari materiali) solitamente provvista di ruote che ne garantiscono lo spostamento facile e veloce. Utilizzato in ambito digital signage, è lo schermo led ideale per valorizzare comunicazione e advertising immediati, ad esempio all’interno dei negozi o davanti agli stand in fiera. Nei luoghi pubblici, come ad esempio nelle stazioni o nei centri commerciali, può essere utilizzato anche con scopo informativo.

VGA Acronimo di “Video Graphics Array”, ovvero “vettore video-grafico” ma anche “adattatore”. Si tratta di uno standard analogico sempre più in via di abbandono.

ALTRE RICERCHE FREQUENTI:

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Diversamente, assemblea di Confcooperative Abruzzo con illustri ospiti

Francavilla, l’assemblea conferma Monetti presidente ed elegge il nuovo direttivo Gardini: «In un momento come questo dobbiamo essere portatori di visioni positive».

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«I danni economici del coronavirus li vedremo nei prossimi giorni, e saranno importanti. Ma la cooperazione, in quanto economia della persona, ha in sé la forza per reagire e l’orgoglio per ridare speranza all’Abruzzo e all’Italia». Ha fatto capolino anche il coronavirus all’assemblea di Confcooperative Abruzzo, che si è svolta ieri al MuMi di Francavilla al Mare, nel corso della quale Massimiliano Monetti è stato rieletto per i prossimi quattro anni presidente della più grande associazione di cooperative abruzzesi, che rappresenta 287 realtà espressione di 46.825 soci, che danno lavoro a 6.527 persone, con un fatturato pari a 791 milioni di euro.

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Un momento soprattutto culturale in un clima di trepidazione per la vicenda coronavirus, ma anche di voglia di fare: «Siamo consapevoli dei danni che l’epidemia sta facendo», ha detto Emanuele Imprudente, vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura «ma realtà come la vostra fanno ben sperare perché ci parlano di un’economia che sa guardare al futuro». Un’economia ben descritta da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che dopo aver delineato un universo giovanile dove la disoccupazione si lega al problema di tanti che non vogliono fare nulla, i cosiddetti neet, ha rimarcato come «la cooperazione sia speranza per le possibilità lavorative ma anche perché luogo di innovazione e valorizzazione dei talenti». In apertura dei lavori, Monetti ha tracciato un bilancio dei quattro anni trascorsi: «L’associazione è stata risanata e sono stati attivati importanti progetti innovativi come Vin.Co., acronimo di vino cooperativo, per la spumantizzazione dei vini abruzzesi, Borghi In, la rete delle cooperative di comunità che tanta speranza sta ridando alle zone interne, e le esperienze di housing sociale. Ora avanti tutta, all’attacco, per un nuovo protagonismo in Abruzzo». Presente anche Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative: «Specie in un momento come quello attuale, dobbiamo essere portatori di visioni positive. Anche i danni del coronavirus saranno limitati da un nuovo protagonismo economico e sociale che la cooperazione saprà dare al nostro Paese. Dunque, il nostro ruolo deve essere sempre di più quello di ascoltare, guardare e sviluppare energia e fiducia di cui l’Italia ha bisogno».

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Science by Night 2020 al Liceo Scientifico “G.Galilei” di Pescara

La quinta edizione di Science By Night del Liceo Scientifico “G.Galilei” di Pescara ha fatto registrare una grandissima partecipazione di studenti e genitori. Presenti numerosi rappresentanti degli enti locali e del mondo della scuola.

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Science by night, fiore all’occhiello del Liceo scientifico Galileo Galilei, anche quest’ anno è stato magistralmente organizzato dallo staff di docenti coordinato dal Dirigente scolastico, il professor Carlo Cappello.  Esperimenti, osservazioni, laboratori e conferenze si sono snocciolati sotto gli occhi attenti e curiosi di studenti e genitori. Presente al taglio del nastro nella storica sede di Via Balilla, anche il Sindaco di Pescara, Carlo Masci. Il ricco programma ha preso il via con una serie di attività e dimostrazioni negli stand allestiti per ospitare i rappresentanti dell’ Aeronautica militare, dell’ Arma dei Carabinieri,  del gruppo cinofili e della Scientifica della Polizia di Stato , Leonardo s.p.a, Mise, Uniaq, Landbau,  Lilt e  Fidas.

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Grande interesse per i laboratori dei ragazzi del Liceo:  da “Piccoli fisici crescono” con la professoressa Paola Corona a “Matematica per tutti” con il professor Giorgio Guidi,  da “Rn-Zn-p-E(X)-b” del professor Raffaele Pierri a “DiGI-Lab PASCO” della professoressa Tiziana Pompa. In scena anche i “Giochi di statistica” del professor Maurizio Proia, “Tutta la scienza minuto per minuto” delle docenti Patrizia Sciarra e Chiara Ferretti e un Laboratorio di scienze con il professor Mario Granito. Spazio all’arte con il “CadLab” dei docenti Valeria Tommaselli e Marco Vespasiani e con l’“Eremitage e salsedine”. E infine i giovani oratori della scuola media Montale hanno animato con i ragazzi del Galilei un interessante debate, sapientemente guidati dai docenti Gianluca Presutti e Angela Di Bono.  Di grande suggestione l’evento ospitato nel cortile dello storico Liceo con il  professor Guidi è stato fatto volare “un pallone vincolato” per la rilevazione di alcuni dati atmosferici. Peccato che le forti raffiche di vento hanno cndizionaro l’ ascesa del pallone.

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La palestra anche quest’ anno ha ospitato la parte dei convegni. Interessantissimi gli argomenti affrontati: “A caccia dei raggi cosmici: viaggio tra scienza e tecnologia”  con i ricercatori del LNGS-GSSI proff. Carmelo Evoli, Attanasio Candela e Sandra Parlati; il prof. Piero Di Carlo, responsabile del Laboratorio di fisica dell’atmosfera e clima Unich, ha affrontato il tema delle “osservazioni dei cambiamenti climatici: opportunità e sfida per la ricerca”. Molto attesa la presenza del direttore dell’Icranet, prof. Remo Ruffini il quale ha fornito delle anticipazioni a livello scientifico internazionale su un “neonato buco nero”. Con il Prof. Costantino Sigismondi dell’ ICRANET ci si è addentrati infine ne “il minimo storico di Betelgeuse”. Al convegno hanno preso parte anche gli studenti del Liceo  delle classi IVB IVD e IVF, Paolo Manella, Ferdinando Prencipe, Aurora Delli Rocili, Matteo Pavone, Beata Sciarrae Federica Abbruzzese. Particolarmente apprezzato il contributo video realizzato dalla Professoressa Santuccione.  Nel corso del pomeriggio sono intervenuti il Presidente del consiglio Comunale di Pescara, Marcello Antonelli, il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri, e la Dirigente dell’ Ufficio Scolastico di Pescara Maristella Fortunato. Per il MIUR è intervenuto il professor Andrea Bollini. Presenti anche numerosi docenti e dirigenti scolastici di altri Istituti Pescaresi.

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https://youtu.be/7SuJIA0-De8

fonte: rete8.it

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Aperitivo Digitale presso la ICO per mostrare la nuova HP C500 single pass pagewide

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Tutte le grafiche sono state realizzate con la nuova stampante HP C500 single pass pagewide, stampando direttamente sul foglio di cartone ondulato.

 

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Sono state mostrate le varie possibilità di packaging dei prodotti con grafiche e stampe di una qualità mai vista prima.

 

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Inchiostri base acqua e perciò maggior sostenibilità e compatibilità food-contact

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Il Liceo Volta presenta FutureLab Spazio Volta – La Scuola del Futuro

Presentato il Future Lab, spazio dedicato all’innovazione Il taglio del nastro dei laboratori con il vice ministro Ascani

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PESCARA. La scuola del futuro non ha banchi, cattedre, né lavagne. Ha invece spazi comuni, luoghi di condivisione da fruire in una dimensione che è al tempo stesso familiare e di fermento creativo. Questo futuro all’Istituto Alessandro Volta è già presente. Ieri è stato inaugurato il Future Lab, uno spazio dedicato interamente alla didattica innovativa. Alla cerimonia hanno preso parte oltre ai dirigenti scolastici di tutte le scuole del territorio, la vice ministro dell’Istruzione Anna Ascani accolta dal presidente della Provincia Antonio Zaffiri. Virtuale anche il taglio del nastro dei laboratori del futuro, affidato a Pepper, un robot programmato dagli studenti. «Inaugurare nella giornata della Memoria uno spazio dedicato al futuro», ha sottolineato Ascani «è molto importante, perché non esiste nessun futuro senza radici profonde e una memoria condivisa. Nel secolo scorso la scuola è stata l’ascensore sociale del Paese. Oggi, grazie alla tecnologia, le informazioni sono a disposizione di tutti. L’insegnante, quindi, non può limitarsi al ruolo di fornitore di nozioni, ma ha il compito di supportare la formazione del pensiero critico e la scuola diventa il luogo dove creare una cittadinanza consapevole».

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Il Future Lab del Volta è uno dei 28 poli formativi realizzati in tutta Italia nell’ambito del Piano nazionale della scuola digitale ministeriale. All’interno di 930 metri quadrati sono stati realizzati uno spazio individuale dove i ragazzi potranno lavorare in gruppo o da soli e un’area arredata con divanetti e sedute comode per una dimensione più informale. Vi sono poi 3 laboratori didattici tra loro interconnessi, di esplorazione e di lavoro di gruppo: discover space, maker space e team space. Gli spazi, non legati a singole specializzazioni, ma trasversali per ogni disciplina, sono dotati di visori, dispositivi per la realtà aumentata, stampanti 3D, incisori laser, torni a controllo numerico e altre strumentazioni digitali per progettare e poi realizzare sia in modo virtuale che reale le attività degli studenti.

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Il Future Lab prevede anche un’agorà, al chiuso, con pedana modulare, e una esterna da 200 metri quadrati. Referente del progetto per la scuola è stata la docente Rachele Fosco. «Abbiamo recuperato i sogni che avevamo nel cassetto», ha detto la dirigente Maria Pia Lentinio «e grazie al finanziamento della scuola digitale e altri due Pon Fesr siamo riusciti a creare, nel baricentro della scuola, spazi che potessero dialogare tra loro. La prossima sfida consiste nel vivere questi luoghi con percorsi interdisciplinari per riconnettere i saperi». Le aree saranno a disposizione degli studenti dell’istituto, ma, soprattutto, saranno centro di riferimento regionale per la formazione sull’innovazione didattica e digitale, rivolta ai docenti di ogni disciplina e di ogni ordine e grado. «Lo spazio è il terzo educatore che collabora nei processi di apprendimento», ha affermato Antonella Tozza direttore dell’ufficio scolastico regionale. «Questo luogo sarà la casa della formazione regionale dei docenti d’Abruzzo, un incubatore di innovazione, spazio di fertili contaminazioni. Nella realizzazione di questo progetto abbiamo effettuato un monitoraggio sullo stato dell’arte del digitale di tutte le scuole della regione. Su 197 scuole, 190 hanno aderito ad azioni nell’ambito del Piano nazionale scuola digitale. Questo significa che la nostra scuola vuole crescere. Il prossimo passo sarà rendere questo processo di evoluzione sistematico e lo faremo mediante la formazione». Nel corso dell’evento si sono esibiti gli alunni del comprensivo di Rosciano, nelle vesti di speciali robottini e dalla performance di danza di 15 ballerini futuristi del liceo coreutico Misticoni- Bellisario.

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fonte: ilcentro.it